In questo momento storico più che mai si sente parlare di marketing e, più in particolare, di marketing digitale. Ma di cosa si tratta? Il digital marketing è quella branchia del marketing che si occupa, appunto, di tutto ciò che è digitale: sito web, e-commerce, social media, sponsorizzazioni online e molto altro ancora. Quella del digital marketer è la professione del momento: come ci spiega anche Marco Scarsella nel suo sito, si tratta di un lavoro che è possibile svolgere al 100{93c491ac6831f9b87db6c300e54e844395a8646575db2f8d2f0187b3ce63de91} da remoto, tutto ciò che serve è una connessione internet e un computer.
Il lavoro del digital marketer
Questa figura lavorativa relativamente nuova si occupa di tutto quello che riguarda la dimensione digitale di un’azienda: spesso il digital marketer è una persona ampiamente formata nel campo della comunicazione aziendale e della realizzazione e gestione dei siti web. Uno dei principali compiti, infatti, è quello di ottimizzare il sito aziendale in ottica SEO, ovvero migliorarne i contenuti per fare in modo che appaia tra i primi risultati quando un utente digita una certa parola chiave, o una combinazione di più parole chiave, sulla barra del motore di ricerca. Questa ottimizzazione viene fatta in maniera costante tramite l’analisi delle chiavi di ricerca che possono ricondurre al sito e l’inserimento delle medesime keyword nelle singole pagine. Si tratta di un lavoro che, soprattutto nel lungo periodo, porta risultati consistenti. Un altro dei ruoli fondamentali che ricopre spesso il digital marketer è quello di social media manager: si tratta di un’altra professione relativamente nuova ma divenuta praticamente indispensabile in ogni azienda. È quella figura che si occupa di gestire i profili social, postando contenuti che possano essere di valore per i clienti e potenziali clienti e interagendo con la community. Ricoprono un ruolo fondamentale perché il loro lavoro serve appunto a creare una community di persone che seguono e supportano il brand, contribuendo a generare la cosiddetta brand awareness che è fondamentale per vendere e per essere riconosciuti come creatori di valore per il cliente.
Lavorare da remoto, perché no?
Come abbiamo detto poco sopra, quello del marketer digitale è un lavoro che si può svolgere ovunque: che siate al circolo polare artico o in spiaggia alle Bahamas tutto quello che vi servirà è un computer e una connessione a internet. Alla luce anche degli ultimi avvenimenti, scatenati dalla pandemia globale, ci si è resi conto dell’importanza della flessibilità, soprattutto in termini di luogo in cui il proprio lavoro viene svolto. Le aziende e le agenzie al 100{93c491ac6831f9b87db6c300e54e844395a8646575db2f8d2f0187b3ce63de91} digitali si sono dimostrate le più solide in questo particolare frangente, perché i danni economici dovuti alla chiusura totale sono stati mitigati dal fatto di poter continuare a vendere i propri prodotti/servizi anche online. Questo non significa che tutte le aziende dovrebbero riconfigurarsi per essere al 100{93c491ac6831f9b87db6c300e54e844395a8646575db2f8d2f0187b3ce63de91} digitali, anche perché risulta impossibile: la parte di produzione necessita comunque di una presenza fisica sul posto di lavoro, ma sicuramente avere la possibilità di mantenere l’azienda aperta con una parte di dipendenti che lavorano da casa può fare la differenza in caso di lockdown. Questo è uno dei motivi per cui la professione dei digital marketer è una delle poche ad aver visto un aumento di lavoro in questo particolare momento storico: anche le aziende più tradizionali si sono rese conto dell’importanza della presenza online.